Dilli Spilli

Commenti di Dilli Spilli:

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Scambio scuola

    (commento di voto) Due ragazzini, Gil e Rocki, devono frequentare due scuole diverse, poste l’una di fronte all’altra. La scuola di Gil è una scuola per ricchi, destinata ai giovani talenti, quella di Rocki è una scuola comunale. Un po’ confusi, il primo giorno di scuola si scontrano ed entrano nella scuola sbagliata. Il caso vuole che l’equivoco non si possa immediatamente risolvere, poichè i nomi molto simili dei due protagonisti, traggono in errore le segretarie frettolose e distratte. Inconsapevoli del grosso guaio, Rocki e Gil diventano amici e un pomeriggio scoprono il disastro avvenuto! Cercano di tenerlo nascosto, ma a causa di un incidente a scuola di Gil, sua madre scopre tutto… Non una semplice storia ma un piacevolissimo labirinto di informazioni e un continuo intreccio di situazioni e colpi di scena. Un titolo accattivante, che fa venire subito in mente al lettore un milione di ipotesi sulla vicenda. Periodi brevi e semplici caratterizzano la storia. Simpatica la scelta dell’acrostico delle due scuole: ESAT, cioè ente scolastico per allievi talentuosi, e SCIF cioè scuola comunale di istruzione e formazione, soprannominata da tutti SCHIF. Illustrazioni stilizzate in bianco e nero precedono il titolo di ogni capitolo. Dialoghi frequenti prevalgono sulle descrizioni rade. Un linguaggio semplice e vicende scorrevoli insegnano che solo provando si possono scoprire i propri talenti e soprattutto che i talenti e i meriti dovrebbero essere sempre riconosciuti e premiati. La mamma di Gil lo costringe a suonare il violino, cosa che lui detesta fare, per poi scoprire che la sua vera passione è l’arte. Il libro vuole anche esprimere il fatto che l’amicizia vera non viene mai ostacolata dalle differenze, perché ognuno di noi è unico e ha qualcosa da dare agli altri. Spesso ci facciamo condizionare dalle differenze sociali e culturali, come la mamma di Gil, che cerca di allontanare Rocki da suo figlio solo perché non è ricco e per giunta è straniero. Un libro consigliabile a chi ha dei pregiudizi sugli altri solo perché differenti, ma anche a quegli adulti che cercano di inculcare nei propri figli le proprie passioni senza lasciare loro la possibilità di essere sé stessi.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Mille briciole di luce

    (commento di voto) Un ragazzino di nome Danni sogna di fare ginnastica artistica, uno sport da sempre considerato per femmine. Questo lo fa soffrire, ma continua ad andare avanti e a perseverare con l’aiuto di Ambra. Per questa sua passione viene umiliato e deriso. Solo al saggio di fine anno della sua amica, in cui sarà lui ad esibirsi sul palco, tutti si ricrederanno. Un bellissimo libro, che affronta una tematica molto attuale: le distinzioni di genere. Periodi semplici e brevi che arrivano immediatamente al lettore. Particolare perché diviso in atti anziché in capitoli. Se questa è una peculiarità, ce n’è anche una seconda: prima di ogni atto ci sono delle brevi poesie, intitolate “il coro delle ginnaste”, in cui le atlete sembrano parlare a Danni, incoraggiandolo. Accanto ad ogni poesia c’è una pagina bianca su cui viene voglia di scrivere qualcosa al protagonista o di esprimere i propri pensieri. Metafore e similitudini delicate e profonde caratterizzano meglio le vicende e i personaggi. Illustrazioni assenti, solo tante parole danzanti che affrontano la tematica della ‘diversità’ introducendo valori come la perseveranza - perché Danni non molla mai - e la solidarietà di Ambra, che gli è sempre vicino. Fa molto riflettere il fatto che Danni non si sia mai sentito ‘diverso’ dagli altri per la propria passione, fino a quando viene pestato per aver partecipato ad una selezione femminile di ritmica. Questo episodio quasi lo spinge ad abbandonare la ginnastica e ci fa comprendere il potere che hanno le offese. Un libro consigliabile alle persone limitate, che non riescono a guardare oltre il proprio naso, perdendosi le mille briciole di luce.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Un pinguino a Trieste

    (commento di voto) Un ragazzo di nome Nicolò è costretto a trasferirsi a Trieste perchè nel suo paese c’è la guerra. Va a vivere da suo zio, in attesa che suo padre, di cui non si hanno più notizie, torni a casa. Quando casualmente scopre che risulta disperso da anni decide di imbarcarsi per il Sudafrica alla sua ricerca. Riuscirà a trovarlo? Beh, buon viaggio anche a voi lettori… Dinamica originale e narrazione scorrevole interrotta da un solo flashback. Un linguaggio non molto complesso narra i vari episodi. Le illustrazioni sono pochissime ma risultano efficaci per far immedesimare il lettore. Un libro che ha come sfondo la guerra - quindi forse destinato a lettori più grandi – e che esprime il legame commovente tra un padre e il proprio figlio, la forza e il coraggio di cercare senza arrendersi. Infatti, nonostante l’affetto di zio Franco che lo fa studiare e gli offre il calore di una famiglia, Nicolò non riesce a resistere all’impulso di ritrovare il padre. Apprezzabile la leggerezza che trasmette la presenza del pinguino clandestino a bordo della nave e che dà il titolo al libro. Nonostante il finale felice ribalti la vicenda, gli eventi tristi prevalgono in tutta la narrazione. Un libro consigliabile a chi si arrende facilmente, perché invece come insegna Nicolò, non bisogna mai perdere la speranza.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro La prova dei cinque petali

    (commento di voto) Un ragazzo di nome Tian è obbligato da suo padre, un importante generale cinese, ad allenarsi con il kung fu per superare la prova dei cinque petali, una prova complicata che consente al vincitore di diventare una delle guardie dell’imperatore. Ma questo non è il sogno di Tian e un giorno, mentre passeggia tra le vie della città vede un’acrobata, Jin, allenarsi sull’asta. Ne è affascinato e parlando con lei, scoprono di essere attratti l’uno dalle ‘passioni’ dell’altra. Cosi, all’insaputa di tutti, decidono di scambiarsi i ruoli… Una grafic novel ricca di didascalie esplicative e balloon con i dialoghi tra i personaggi. Il linguaggio è semplice e immediato e risulta coinvolgente per il lettore. Le illustrazioni sono vivacemente colorate e semplici: i colori prevalenti sono l’arancione e il viola, colori d’azione adatti al racconto. Il titolo rimanda immediatamente al fulcro della storia. Il protagonista si ribella ad un destino già scritto e ci ricorda che qualche volta le tradizioni possono essere superate; la protagonista rinuncia al proprio sogno perché una volta ha fallito. ”Finchè non sarai sicura di quello che fai non potrai essere una guerriera, finchè guarderai gli altri invece di essere solo te stessa non sarai mai pronta”. Spesso siamo insicuri di quello che facciamo e ciò ci ostacola; senza la giusta convinzione, non riusciremo ad andare avanti. Un libro molto bello, consigliabile a chi si sente intrappolato in un ruolo ma anche a chi ha tanti pregiudizi e considera le abilità delle donne minori rispetto a quelle degli uomini.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Scambio scuola

    (commento di voto) Due ragazzini, Gil e Rocki, devono frequentare due scuole diverse, poste l’una di fronte all’altra. La scuola di Gil è una scuola per ricchi, destinata ai giovani talenti, quella di Rocki è una scuola comunale. Un po’ confusi, il primo giorno di scuola si scontrano ed entrano nella scuola sbagliata. Il caso vuole che l’equivoco non si possa immediatamente risolvere, poichè i nomi molto simili dei due protagonisti, traggono in errore le segretarie frettolose e distratte. Inconsapevoli del grosso guaio, Rocki e Gil diventano amici e un pomeriggio scoprono il disastro avvenuto! Cercano di tenerlo nascosto, ma a causa di un incidente a scuola di Gil, sua madre scopre tutto… Non una semplice storia ma un piacevolissimo labirinto di informazioni e un continuo intreccio di situazioni e colpi di scena. Un titolo accattivante, che fa venire subito in mente al lettore un milione di ipotesi sulla vicenda. Periodi brevi e semplici caratterizzano la storia. Simpatica la scelta dell’acrostico delle due scuole: ESAT, cioè ente scolastico per allievi talentuosi, e SCIF cioè scuola comunale di istruzione e formazione, soprannominata da tutti SCHIF. Illustrazioni stilizzate in bianco e nero precedono il titolo di ogni capitolo. Dialoghi frequenti prevalgono sulle descrizioni rade. Un linguaggio semplice e vicende scorrevoli insegnano che solo provando si possono scoprire i propri talenti e soprattutto che i talenti e i meriti dovrebbero essere sempre riconosciuti e premiati. La mamma di Gil lo costringe a suonare il violino, cosa che lui detesta fare, per poi scoprire che la sua vera passione è l’arte. Il libro vuole anche esprimere il fatto che l’amicizia vera non viene mai ostacolata dalle differenze, perché ognuno di noi è unico e ha qualcosa da dare agli altri. Spesso ci facciamo condizionare dalle differenze sociali e culturali, come la mamma di Gil, che cerca di allontanare Rocki da suo figlio solo perché non è ricco e per giunta è straniero. Un libro consigliabile a chi ha dei pregiudizi sugli altri solo perché differenti, ma anche a quegli adulti che cercano di inculcare nei propri figli le proprie passioni senza lasciare loro la possibilità di essere sé stessi.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro La prova dei cinque petali

    Un ragazzo di nome Tian è obbligato da suo padre, un importante generale cinese, ad allenarsi con il kung fu per superare la prova dei cinque petali, una prova complicata che consente al vincitore di diventare una delle guardie dell’imperatore. Ma questo non è il sogno di Tian e un giorno, mentre passeggia tra le vie della città vede un’acrobata, Jin, allenarsi sull’asta. Ne è affascinato e parlando con lei, scoprono di essere attratti l’uno dalle ‘passioni’ dell’altra. Cosi, all’insaputa di tutti, decidono di scambiarsi i ruoli… Una grafic novel ricca di didascalie esplicative e balloon con i dialoghi tra i personaggi. Il linguaggio è semplice e immediato e risulta coinvolgente per il lettore. Le illustrazioni sono vivacemente colorate e semplici: i colori prevalenti sono l’arancione e il viola, colori d’azione adatti al racconto. Il titolo rimanda immediatamente al fulcro della storia. Il protagonista si ribella ad un destino già scritto e ci ricorda che qualche volta le tradizioni possono essere superate; la protagonista rinuncia al proprio sogno perché una volta ha fallito. ”Finchè non sarai sicura di quello che fai non potrai essere una guerriera, finchè guarderai gli altri invece di essere solo te stessa non sarai mai pronta”. Spesso siamo insicuri di quello che facciamo e ciò ci ostacola; senza la giusta convinzione, non riusciremo ad andare avanti. Un libro molto bello, consigliabile a chi si sente intrappolato in un ruolo ma anche a chi ha tanti pregiudizi e considera le abilità delle donne minori rispetto a quelle degli uomini.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Un pinguino a Trieste

    Un ragazzo di nome Nicolò è costretto a trasferirsi a Trieste perchè nel suo paese c’è la guerra. Va a vivere da suo zio, in attesa che suo padre, di cui non si hanno più notizie, torni a casa. Quando casualmente scopre che risulta disperso da anni decide di imbarcarsi per il Sudafrica alla sua ricerca. Riuscirà a trovarlo? Beh, buon viaggio anche a voi lettori… Dinamica originale e narrazione scorrevole interrotta da un solo flashback. Un linguaggio non molto complesso narra i vari episodi. Le illustrazioni sono pochissime ma risultano efficaci per far immedesimare il lettore. Un libro che ha come sfondo la guerra - quindi forse destinato a lettori più grandi – e che esprime il legame commovente tra un padre e il proprio figlio, la forza e il coraggio di cercare senza arrendersi. Infatti, nonostante l’affetto di zio Franco che lo fa studiare e gli offre il calore di una famiglia, Nicolò non riesce a resistere all’impulso di ritrovare il padre. Apprezzabile la leggerezza che trasmette la presenza del pinguino clandestino a bordo della nave e che dà il titolo al libro. Nonostante il finale felice ribalti la vicenda, gli eventi tristi prevalgono in tutta la narrazione. Un libro consigliabile a chi si arrende facilmente, perché invece come insegna Nicolò, non bisogna mai perdere la speranza.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Mille briciole di luce

    Un ragazzino di nome Danni sogna di fare ginnastica artistica, uno sport da sempre considerato per femmine. Questo lo fa soffrire, ma continua ad andare avanti e a perseverare con l’aiuto di Ambra. Per questa sua passione viene umiliato e deriso. Solo al saggio di fine anno della sua amica, in cui sarà lui ad esibirsi sul palco, tutti si ricrederanno. Un bellissimo libro, che affronta una tematica molto attuale: le distinzioni di genere. Periodi semplici e brevi che arrivano immediatamente al lettore. Particolare perché diviso in atti anziché in capitoli. Se questa è una peculiarità, ce n’è anche una seconda: prima di ogni atto ci sono delle brevi poesie, intitolate “il coro delle ginnaste”, in cui le atlete sembrano parlare a Danni, incoraggiandolo. Accanto ad ogni poesia c’è una pagina bianca su cui viene voglia di scrivere qualcosa al protagonista o di esprimere i propri pensieri. Metafore e similitudini delicate e profonde caratterizzano meglio le vicende e i personaggi. Illustrazioni assenti, solo tante parole danzanti che affrontano la tematica della ‘diversità’ introducendo valori come la perseveranza - perché Danni non molla mai - e la solidarietà di Ambra, che gli è sempre vicino. Fa molto riflettere il fatto che Danni non si sia mai sentito ‘diverso’ dagli altri per la propria passione, fino a quando viene pestato per aver partecipato ad una selezione femminile di ritmica. Questo episodio quasi lo spinge ad abbandonare la ginnastica e ci fa comprendere il potere che hanno le offese. Un libro consigliabile alle persone limitate, che non riescono a guardare oltre il proprio naso, perdendosi le mille briciole di luce.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Scambio scuola

    (commento di voto) Due ragazzini, Gil e Rocki, devono frequentare due scuole diverse, poste l’una di fronte all’altra. La scuola di Gil è una scuola per ricchi, destinata ai giovani talenti, quella di Rocki è una scuola comunale. Un po’ confusi, il primo giorno di scuola si scontrano ed entrano nella scuola sbagliata. Il caso vuole che l’equivoco non si possa immediatamente risolvere, poichè i nomi molto simili dei due protagonisti, traggono in errore le segretarie frettolose e distratte. Inconsapevoli del grosso guaio, Rocki e Gil diventano amici e un pomeriggio scoprono il disastro avvenuto! Cercano di tenerlo nascosto, ma a causa di un incidente a scuola di Gil, sua madre scopre tutto… Non una semplice storia ma un piacevolissimo labirinto di informazioni e un continuo intreccio di situazioni e colpi di scena. Un titolo accattivante, che fa venire subito in mente al lettore un milione di ipotesi sulla vicenda. Periodi brevi e semplici caratterizzano la storia. Simpatica la scelta dell’acrostico delle due scuole: ESAT, cioè ente scolastico per allievi talentuosi, e SCIF cioè scuola comunale di istruzione e formazione, soprannominata da tutti SCHIF. Illustrazioni stilizzate in bianco e nero precedono il titolo di ogni capitolo. Dialoghi frequenti prevalgono sulle descrizioni rade. Un linguaggio semplice e vicende scorrevoli insegnano che solo provando si possono scoprire i propri talenti e soprattutto che i talenti e i meriti dovrebbero essere sempre riconosciuti e premiati. La mamma di Gil lo costringe a suonare il violino, cosa che lui detesta fare, per poi scoprire che la sua vera passione è l’arte. Il libro vuole anche esprimere il fatto che l’amicizia vera non viene mai ostacolata dalle differenze, perché ognuno di noi è unico e ha qualcosa da dare agli altri. Spesso ci facciamo condizionare dalle differenze sociali e culturali, come la mamma di Gil, che cerca di allontanare Rocki da suo figlio solo perché non è ricco e per giunta è straniero. Un libro consigliabile a chi ha dei pregiudizi sugli altri solo perché differenti, ma anche a quegli adulti che cercano di inculcare nei propri figli le proprie passioni senza lasciare loro la possibilità di essere sé stessi.

  • Inserito il 24-03-2024 per il libro Come un seme di mela

    Una ragazzina orfana di nome Tea che vive in una casa famiglia viene finalmente affidata ad una lontana zia. Una zia svitata e stravagante che riuscirà a farla sentire veramente a casa. Tea inoltre conoscerà Oliver e Filli, che diventeranno i suoi migliori amici e le dimostreranno i valori dell’amicizia e della solidarietà. Un libro meraviglioso, destinato a tutti coloro che credono sempre nei propri sogni. Titolo originale, che ogni tanto fa capolino nella storia e il cui significato diventa chiaro nel finale: così come un seme di mela germoglia, anche la timida Tea pian piano fiorisce liberandosi dalle proprie paure e ascoltando il proprio cuore. Ma originale è anche uno dei personaggi principali, l’eccentrica e squinternata prozia della protagonista che diventerà la famiglia che Tea ha sempre desiderato. Descrizioni dettagliate ed un linguaggio singolare e buffo ma non complesso caratterizzano la storia. Narrazione esauriente, dialoghi vivaci, ritmo incalzante e colpi di scena invogliano il lettore a continuare ad immedesimarsi nella dinamica. Non un’unica vicenda, tanti episodi bizzarri narrati nei vari capitoli in modo fantasioso e scorrevole. Illustrazioni assenti, ma non se ne sente la necessità. Situazioni coinvolgenti e spesso divertenti costituiscono una lunga storia che vuole trasmettere il valore dell’amicizia, la fiducia in sé stessi e negli altri, il coraggio di affrontare le difficoltà per crescere. Un libro consigliabile a chi, ancora chiuso nel bozzolo, deve germogliare.