La prova dei cinque petali

Care lettrici e cari lettori,
ho letto tutti i vostri commenti e sono felice sia dei complimenti che delle critiche!
Quello che scrivete mi fa venire in mente qualcosa che nella vita è sempre importante ricordare e cioè che qualcuno può trovare bellissimo qualcosa che un’altra persona trova davvero brutto. E che va bene così! Questa varietà di pensieri e opinioni per me è rassicurante.
Per cui leggo che per qualcuno il libro è noioso mentre per qualcun altro è emozionante, alcuni si commuovono, altri lo trovano troppo “veloce per provare emozioni”. Le nostre teste per fortuna sono tutte diverse 🙂
Vi ringrazio per aver espresso questi pensieri, sono utili per una scrittrice.
In alcuni commenti mi chiedete come nasce la storia, a cosa mi sono ispirata. Dunque, ho praticato il kung fu e l’ho insegnato per tanto tempo, in questo “sport” (anche se non dovremmo chiamarlo così, ma questa è un’altra storia…😉) per spiegare ai praticanti come devono eseguire i movimenti e qual è il motivo di quel movimento, spesso si raccontano delle storie oppure si usano delle metafore (come per esempio “il drago si attorciglia sulla colonna” oppure “il saggio doma la tigre”). Per cui… l’ispirazione a scrivere storie viene facilmente!
In questo caso ho usato una storia che parla di kung fu per raccontare come sia importante ascoltare profondamente il nostro cuore per trovare la propria strada. Anche se all’inizio non sappiamo qual è, e che spesso, per accorgerci meglio di cosa ci dice il nostro cuore, abbiamo bisogno di incontri, di amici con cui percorrere pezzetti di strada insieme. Un abbraccio e a presto con altri commenti! 😍😘